La virtualizzazione di Microsoft

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A proposito di preveggenza… Stavo leggendo l’articolo relativo alla presentazione dei nuovi prodotti Microsoft, dato che la cosa a breve mi riguarderà molto da vicino. A marzo infatti sarò alla presentazione della piattaforma Microsoft 2008 “Gli eroi siamo noi” per conto dell’azienda. Notavo soprattutto una cosa: la virtualizzazione la fa da padrone.

Ha cominciato un paio di anni fa VMware a far parlare in modo massiccio della cosa consentendo di trasformare interi sistemi operativi in “file” da far girare su un apposito player come fossero veri e propri computer. La cosa esisteva già, ma non era così “di moda”. Ora Microsoft la integra addirittura nel suo sistema operativo server consentendo di virtualizzare applicazioni o dati, Linux con VirtualBox fa lo stesso, VMware rimane e con ESX Server e tutti i tools che ci girano attorno porta a livelli impressionanti questa tecnologia… Sempre più indipendenti dall’hardware per ottenere sistemi scalabili e portabili…

E nel 1995? Qual è stata la road map di Java? Portabilità e indipendenza dall’hardware!!! Infatti all’epoca ho scelto Java proprio per questo: le tecnologie cambiano piuttosto in fretta e con esse tutto ciò che ci viene a diretto contatto, perché quindi non lasciare a Sun o a chi per essa il problema e pensare solo al mio programma sapendo che funzionerà sempre e comunque nel corso dell’evoluzione del mondo dell’informatica? Loro mi forniscono il substrato standard su cui lavorare e io mi dedico ad un’unica tecnologia, costante nel tempo. Starà a me se scegliere le nuove feature proposte o meno. E all’epoca criticavano un sacco la cosa perché la macchina virtuale faceva decadere le prestazioni del sistema, perché il C++ era più veloce e ottimizzato sul sistema, ecc… E ora? Si rimangiano tutto? Tutti a correr dietro alle macchine virtuali? Tutti a sganciarsi dall’hardware? Gente, è da 13 anni che vi diciamo queste cose!!!

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